Johann Sebastian Bach
Goldberg-Variationen
Johann Gottlieb Goldberg
Prelude et Fugue en Fa mineur
2001
Un motivo centrale di interesse è senz’altro quello racchiuso nella parola "virtuosismo". In tal senso, parla da sola la destinazione esecutiva delle variazioni bachiane a Johann Gottlieb Goldberg: talentuosissimo e parimenti sfortunato virtuoso, morto ventinovenne di tubercolosi. Varrà forse la pena di ricordare che, allievo di Bach, già giovanissimo Goldberg si distinse per capacità virtuosistiche fuori dal comune, al punto da far diffondere notizie come quella che lo definiva non solo capace di leggere qualsiasi spartito a prima vista, ma addirittura se posizionato a rovescio sul leggio. Comporre con, in mente, la destinazione ad un esecutore con simili abilità voleva dire, anche per lo "speculativo" Bach, pensare di poterne sfruttare al meglio le doti, in un’epoca nella quale la visione antagonistica fra musica di qualità e virtuosismo non apparteneva certo al comune sentire. Quanto le strabilianti capacità dell’adolescente Goldberg (alla data delle Variazioni, il 1741, non più che quattordicenne) siano state sfruttate, da Bach, proprio nella prospettiva della leggerezza, risultò ben chiaro già a Johann Nikolaus Forkel, il primo biografo del grande Maestro... (Gianni Ruffin)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Goldberg-Variationen (BWV 988)
Clavier Ubung / bestehend / in einer ARIA / mit verschiedenen Veraenderungen / vors Clavicimbal / mit 2 Manualen. / Denen Liebhabern zur Gemüths- / Ergetzung verfertiget von / Johann Sebastian Bach / Königl. Pohl. u. Curfl. Saechs. Hoff- / Compositeur, Capellmeister, u. Directore / Chori Musici in Leipzig. / Nürnberg in Verlegung / Balthasar Schmids.
Johann Gottlieb Goldberg (1727-1756)
Prelude et Fugue en Fa mineur
Giampietro Rosato, harpsichord
Sound engineer: Michael Rast
Recording: May 8-10, 2000 - Castelfranco Veneto, Italy
Painting: Paolo Del Giudice
Booklet: Gianni Ruffin