La stagione 2001-2002 degli Amici della Musica si è conclusa al Teatro Nuovo con il concerto del trentaduenne clavicembalista padovano Giampietro Rosato che ha presentato un programma comprendente celebri pagine bachiane come la Fantasia cromatica e fuga BWV 903 e il Concerto Italiano BWV 971 e due Preludi e fuga dal Clavicembalo ben Temperato, oltre alla Suite XX di Johann Jakob Froberger e composizioni di Bernardo Pasquini, fra cui la celebre «Toccata del Cucco». Dopo aver esordito con i brani da l Clavicembalo di Bach (Fa minore dal primo volume e La minore dal secondo) Rosato si fermava brevemente per dedicare il concerto al proprio padre recentemente scomparso: a ciò seguiva la bella composizione di Froberger che porta il titolo «Meditation faict sur ma mort future »: si tratta di una suite di quattro movimenti che pone la Gigue al secondo posto, anziché a quello finale, e termina, invece, con il tempo lento di Sarabanda.
Dotato di una tecnica sorprendente, Giampietro Rosato mostrava grandi doti espressive con una eccellente esecuzione della Fantasia cromatica e fuga, dove proprio nell'andamento rapsodico del primo movimento riusciva a trascinare e a convincere, anche per merito della sua cristallina precisione nelle difficili volate.
Allo stesso modo è risultato molto godibile Pasquini, nelle Variazioni capricciose e nella Toccata, quest'ultima staccata a un tempo velocissimo, tranquillamente sostenuto malgrado la «densità» della scrittura, grazie a una padronanza strumentale non comune.
Molto buona la prova anche nel Concerto Italiano, in particolare nell'Andante dalla struttura così vicina alla scuola veneziana. Applausi generosi e convinti da parte di un pubblico purtroppo non troppo numeroso: fuori programma l'Aria dalle Variazioni Goldberg e una sonata di Scarlatti.
Chiara Zocca
(da "L'Arena" di Verona. Giovedì 25 Aprile 2002)